L’arte figurativa con l’avvento della fotografia cambiò drasticamente. Da quel momento in poi, ciò che veniva raffigurato con pennelli e colori poteva essere riprodotto in maniera molto più semplice e fedele grazie l’utilizzo di una macchina fotografica. Questo fu un cataclisma epocale che in poco tempo mise in discussione un’intera generazione di artisti e stravolse il parametro principale di misurazione della bravura di un pittore o uno scultore. Fino a quel momento, un artista, veniva giudicato dalla bravura nel replicare il più fedelmente possibile la realtà che lo circonda ed ora non lo era più o per lo meno iniziava a passare in secondo piano.
Questo fattore fu un vero e proprio trampolino di lancio per l’evoluzione di nuove tecniche di rappresentazione. Questi movimenti artistici tendevano a dare più un impressione della realtà anziché riprodurla, la tecnica esecutiva tendeva ad allontanarsi dalla riproduzione fotografica ed a cercare un nuovo ramo basato più sulle emozioni irrazionali anziché sulla contemplazione del reale. L’evoluzione è intrinseca nella vita ed è presente anche nell’arte. Ogni tipo di arte è in continua evoluzione e questi cambiamenti porteranno a dare vita all’arte concettuale dove tutto ciò che fino a quel momento era arte passò in secondo piano e divenne arte primaria quello che prima era secondario, cioè il senso ed il perché dell’opera stessa.
L’idea era più importante della realizzazione, il perché era il senso stesso dell’opera d’arte, un semplice oggetto poteva diventare arte se contestualizzato nel modo giusto. L’originalità divenne il parametro principale. In un panorama artistico, dove molti avevano raggiunto la perfezione stilistica (le opere erano diventate “monotone” non perché non fossero belle ma perché riproducevano in maniera inesatta ciò che una foto riproduceva esattamente), l’arte concettuale sparigliò le carte in tavola in maniera sconvolgente come un fulmine nella notte.
L’arte delle ombre unisce queste due cose; l’arte intesa come stile e l’arte intesa come concetto ed idea. Sistemare oggetti su un piano con forme diverse e quasi messe a casaccio per creare un qualcosa che poteva essere svelato ed avere un senso solo attraverso un mazzo, la luce. La luce che prima, in un quadro, svelava solo i colori ora, sistemata in un punto ben preciso, poteva svelare anche le forme e magicamente unire la scultura con la pittura e dare vita ad immagini inaspettate. In poche parole, l’arte delle ombre racchiude in se il vero concetto di “arte figurativa” unendo più elementi per dare vita ad un’emozione!